Trieste al femminile

Morellini, 2017
Una città bella, elegante, sicura, con molti angoli da scoprire e imparare a conoscere e amare. Trieste affascinerà chi la visita per la prima volta e chi ci ritorna per scoprire qualcosa di nuovo in questa città unica in Italia a due passi dalla Slovenia e dalla Croazia: dal molo Audace alla Barcolana, dal castello di San Giusto al Faro della Vittoria, ma anche il castello di Miramare, il tram di Opicina e il Pedocin. Oltre all’immancabile caffè, il cui aroma qui regno sovrano tra le strade della città, visto che Trieste è riconosciuta come “la capitale mondiale del caffè”.
Agli “imperdibili” si aggiungono consigli per una visita “attiva” nella città, con suggerimenti per lo shopping (da una lista di mercatini a prodotti made in Trieste o simpatiche idee regalo), suggerimenti sui luoghi cool vista mare, indicazioni per dedicarsi allo sport (vela, arrampicata, bici) o al proprio benessere psico-fisico.

Il libro è arricchito da foto di LaraPerentin, fotografa, triestina di grande talento. Con occhio attento e grande spirito di osservazione cerca nei volti delle persone che sta per immortalare, nel loro sguardo ma anche nei piccoli movimenti, quello che nasconde la loro anima. Le sue foto esaltano l’espressività dei soggetti e raccontano una storia, con una luce particolare e un grande amore per i contrasti.  Predilige la fotografia artistica in bianco e nero, ma opera anche nel settore della moda. Ha esposto le sue opere in numerose mostre, in Italia e all’estero.  

Vuoi acquistare il libro? clicca qui e ricorda che i proventi dei deritti d'autore sono devoluti a un'associazione contro la violenza sulle donne

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Commenti

  1. Gentile prof. Klevisser,

    sono ad importunarLa, tramite l’unico indirizzo e-mail che sono riuscito a procurarmi on line e per un momento soltanto, onde chiarire il mistero di ieri durante la presentazione del Suo libro.
    Ricorderà che avevo affermato di non averLa rinvenuta su internet. In effetti il Suo cognome, e me ne dispiace, non mi era noto e mi sono quindi riferito a quanto riportato negli inviti ricevuti dallo Schiller-Verein:

    In un terzo invito il nome risulta invece quello giusto, ma io mi sono riferito ahimè ai primi due ricevuti. Quindi è chiaro che non ho trovato nessuna Florinda Klessiver….
    Mi scuso quindi per l’intervento inopportuno, del quale comunque non mi sento totalmente responsabile.
    In definitiva l’episodio può far solo sorridere, ma volevo ragguagliarLa sull’accaduto, anche per non lasciare il Lei un’impressione di me di “vecio insempià”….

    Cordialissimi saluti
    Giuliano Tolentino

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  2. Quella sopra è la copia (senza immagini) di una mail che ho oggi inviato all'indirizzo 'florinda.klevisser@fhs.upr.si' dal quale però ho ottenuto un rebouncing.

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